Nuova incredibile avventura per Emanuele Filiberto: dopo aver acquistato il Savoia a novembre, ora ci riprova con un’altra squadra
Chi salverà il calcio italiano da qui ai prossimi anni? I petroldollari delle holding arabe, certamente. I fondi statunitensi, in fondo già ci sono. Oppure un principe in carne ed ossa, perché adesso Emanuele Filiberto ci ha preso gusto.
Lo scorso novembre l’erede di casa Savoia aveva messo a segno un colpo a sorpresa, giocando di fatto in casa. Era passato all’azione acquistando con la Casa Reale Holding Spa (insieme ad altro soci) il Savoia, storica squadra di Torre Annunziata. Un club che ha vissuto anche anni magici, ha militato in Serie B a cavallo della II Guerra Mondiale ma oggi staziona in Eccellenza. E già lì aveva detto di voler riportare la società al suo antico splendore.
Non contento, però nel giro di nemmeno sei mesi ha piazzato un altro colpo, sempre in Campania anche se si è spostato nella provincia vicina. Da qualche giorno infatti sempre con la Casa Reale Holding Spa ha anche acquisito la proprietà del Real Agro Aversa.
I campani sono inseriti nel girone dominato dal Catania, altra nobile decaduta del nostro calcio, e stanno lottando per la salvezza in Serie D. Ma adesso sanno che comunque vada a finire questa stagione di fronte a loro ci sono prospettive diverse e soprattutto una diversa visibilità.
Emanuele Filiberto ci ha preso gusto: un doppio progetto di calcio in Campania
La cessione è stata confermata prima con un comunicato e poi direttamente con le parole del presidente uscente, Guglielmo Pellegrino. Ha spiegato che il progetto è quello di rilanciare tutto l’ambiente del calcio territoriale, tornando a considerare il calcio come un’attività formativa per i giovani casertani.
Lui da tempo voleva mollare, anche perché ha visto che l’interesse del pubblico e delle istituzioni sta scemando. E l’unica società che si è fatta avanti con una proposta concreta è stata la holding guidata da Emanuele Filiberto con i suoi soci. Ora è convinto che la città abbia una nuova opportunità, quella di farsi amare da imprenditori che finora avevano pensato ad altro.
Nazario Matachione, uno degli imprenditori che affianca Emanuele Filiberto in questa avventura, ha raccontato la genesi del progetto. Il Real Aversa purtroppo era destinato a scomparire. L’idea è quella di continuare a fare calcio nella stessa cittò, non di portare il titolo sportivo da un’altra parte, a patto che però ci siano condizioni economiche e logistiche per farlo.
Ma soprattutto non esiste nessun progetto per fondere Savoia e Real Agro Aversa che continueranno a portare avanti due progetti separati. In ogni caso l’8 maggio è in programma una conferenza stampa a Torre Annunziata e in quella occasione sarà chiarito tutto.
E il principe che dice? “Il nostro progetto non si fermerà qui, perché abbiamo ambizioni importanti non solo per il territorio campano ma anche a livello nazionale”.