Il Napoli si ritrova improvvisamente smarrito e dominato dal Milan. I tifosi sono preoccupati, ma Spalletti ha giò capito cosa deve fare
Lavorare bene, lavorate intensamente. Per dimenticare subito. Così il Napoli che già ieri si è rituffato nel lavoro in campo dopo la brutta sconfitta di domenica contro l’Inter. Una scoppola che ha turbato anche Luciano Spalletti, che nel dopogara al Maradona è sembrato sorpreso anche lui di un simile scivolone.
La sconfitta ci poteva stare, del resto è solo la terza in 28 partite, ma vedere un Napoli così in balia dell’avversario ha sorpreso tutti. “Lavorare bene, lavorare correttamente”, questo il mantra di Luciano, che a quanto filtra non ha fatto alcun processo ma solo la consueta analisi soffermandosi su alcuni spunti in particolare. Per il resto parlerà il campo e il sudore in vista di venerdì, con la trasferta di Lecce che a questo punto assume un significato diverso dalle aspettative. Lavoro di scarico in palestra per chi è sceso in campo dall’inizio contro il Milan, per gli altri della rosa una sessione composta da una prima fase di attivazione e poi una partita a campo ridotto, con Bereszynski che ha svolto lavoro personalizzato in campo. Venerdì non ci sarà ancora Victor Osimhen, il grande assente di domenica.
Napoli, l’obiettivo è dimenticare subito la sconfitta col Milan
Per la prima volta il Napoli ha perso una partita senza di lui (le altre sette le aveva vinte). L’attaccante del Napoli Victor Osimhen ha iniziato la settimana svolgendo terapie a Castel Volturno. Il nigeriano, tornato infortunato dalla trasferta in Africa con la sua nazionale, è ora fermo ai box a causa di una lesione distrattiva all’adduttore sinistro ma lavora per recuperare in tempo per affrontare di nuovo il Milan, stavolta per l’andata dei quarti di Champions, in programma a San Siro mercoledì 12 aprile.
Il nigeriano farà altri esami, probabilmente a metà settimana, per capire se nel giro di sette giorni o meno potrà essere a disposizione. Bisogna, ovviamente, smaltire la lesione: da questo punto di vista c’è ottimismo, in quanto questa sembra essere leggera. Poi da valutare solo la capacità di recupero e la “sicurezza” muscolare, ma Osimhen ha già dato garanzie.