La coppa del mondo con cui Messi è stato portato in trionfo dopo la finale vinta dall’Argentina sarebbe una replica, arrivata in campo inavvertitamente: tutta colpa di un calciatore della Juventus.
Festeggiare un vero Mondiale con una coppa falsa? Fatto. Ennesimo primato raggiunto da Leo Messi, il più forte calciatore di quest’epoca, laureatosi finalmente campione dal mondo con la sua Argentina alla sua ultima chance, in Qatar. Incredibile ma vero, la Pulce ha infatti celebrato gran parte del trionfo con la sua Nazionale con una coppa fasulla. Almeno questo è quanto riferito da uno dei principali quotidiani argentini, il Clarin, che ricostruisce l’ennesimo curioso episodio legato a quel gruppo di scalmanati che Scaloni è riuscito a issare fino al tetto del mondo.
La storia è quantomeno originale, considerando che non capita tutti i giorni di poter vincere un Mondiale. Anche se poi, in questa rassegna, da parte degli argentini ne abbiamo viste di tutti i colori, e nella gran parte delle occasioni cose ben più gravi di un festeggiamento un po’ “tarocco”.
Ad ogni modo, nessuno mai avrebbe immaginato che quel 18 dicembre già passato alla storia, mentre Messi veniva issato dai compagni e portato in trionfo in giro per lo stadio di Lusail, tenesse tra le mani una coppa farlocca. Ma che ci faceva in campo un falso storico, più falso del conto di un ristorante di Salt Bae? A quanto pare c’è lo zampino di uno degli juventini d’Argentina…
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Una coppa falsa per Messi: lo strano epilogo dei Mondiali in Qatar
Chi lo avrebbe mai detto che avremmo visto prima o poi Messi innalzare la Coppa del Mondo, il più celebre tra i trofei calcistici professionisti? A questo punto della carriera, ben pochi avrebbero scommesso su di lui. E, invece, Leo non solo ha effettivamente vinto ed ha potuto alzare al cielo la coppa una volta issata anche da Fabio Cannavaro, ma si è concesso anche il lusso di gabbare il mondo intero festeggiando con una coppa “trucha”.
Ebbene sì, quella portata trionfante per tutto lo stadio Lusail era una coppa “trota“, come si è soliti indicare in Argentina gli oggetti o le situazioni false. Si trattava niente più niente meno di una copia, anche di scarso valore, portata nell’impianto da una coppia di tifosi dell’Argentina di La Plata.
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A raccontarlo ai microfoni del Clarin sono stati proprio loro. Stando alla versione dei fatti riportata, approfittando di un momento di distrazione ai controlli, sono riusciti a far entrare la coppa nello stadio e dopo l’ultimo rigore l’hanno tirata fuori per esultare. Quando sotto di loro è quindi passato Paredes, gli hanno chiesto di firmargliela, e lui non solo l’ha presa, ma l’ha fatta arrivare, attraverso un passaggio di mano in mano, fino a Leo Messi, che per circa 45 minuti è andato in giro con questo trofeo per tutto lo stadio, forse pensando fosse quello vero.
Alla fine, comunque, tutto è bene quel che finisce bene. La coppia è infatti riuscita a riavere indietro la propria coppa, con tanto odi autografo di Lautaro Martinez, che ha avuto la gentilezza di restituirgliela. Un cimelio che oggi assume un valore quasi inestimabile per loro e, probabilmente, anche per molti altri tifosi argentini.