Sembrano ormai lontani i tempi in cui i tifosi azzurri contestavano il Napoli in quel di Dimaro per l’inconsistente mercato. Oggi probabilmente si saranno ricreduti visto il valore tecnico della squadra..
In poco più di tre mesi il clima che si respira a Napoli è drasticamente cambiato: da squadra potenzialmente da piazzamento Champions, è diventata un carro armato vincente. Merito del lavoro di Spalletti, della lungimiranza di De Laurentiis e delle capacità manageriali di Giuntoli. Questo mix ha generato un collettivo vincente che, fino alla vigilia della sfida con il Liverpool, poi terminata 2-0 a favore dei Reds, marciava imbattuto in Europa.
Insomma, ci sono tutti i presupposti per una grande stagione, magari contraddistinta da qualche trofeo. Chissà cosa staranno pensando tutti quei tifosi che durante il ritiro estivo di Dimaro erano inviperiti con Spalletti e Aurelio De Laurentiis.
Napoli, come sono lontani i tempi di Dimaro…
L’estate azzurra è stata drammaticamente segnata da cessioni e addii eccellenti. Dall’addio del miglior marcatore della storia azzurra, Dries Mertens, alla cessione di Kalidou Koulibaly, senza dimenticare il passaggio di Fabiàn Ruiz al PSG. Il ritiro estivo inizia male: i tifosi vogliono risposte dalla società.
Tutti vogliono Paulo Dybala o in alternativa Gerard Deulofeu. La componente più passionale della tifoseria, quella che si considera più calda e, perchè no, un pò ignorante, non è mai mancata all’appuntamento giornaliero dedicato a contestare ADL. Kvaratskhelia e Kim Minjae erano ritenuti giocatori buoni, ma non all’altezza dei loro precedessori.
Poi inizia il campionato: Spalletti vince a Verona, contro il Monza, in Champions League alla prima con il Liverpool; e poi si conferma per oltre due mesi, riuscendo a portare a casa un ottavo di finale di Champions con venti reti fatte davanti a colossi come Liverpool e Ajax. Un successo clamoroso per una squadra che mai prima d’ora era riuscita a portare a casa un tale traguardo. Forse quei tifosi che contestavano ADL, fin troppo presi dalla rabbia dopo quelle cessioni illustri, oggi si saranno ricreduti!