Lecce, Falco: “Ho detto alla mia ragazzi di voler andare a Barcellona”
Filippo Falco, genietto del Lecce, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Son tutti belli i gol di SuperPippo, per questo il suo soprannome è per tutti “il Messi del Salento” sin da quando giocava nel vivaio giallorosso.
«Prima o poi me lo godrò al Camp Nou, alla mia fidanzata Liviana ho detto di organizzare un viaggetto a Barcellona per ammirare la Pulce in una partita – dice Falco, legato al Lecce con contratto sino al 2022 -. Messi è unico, ogni colpo è un’opera d’arte. Oltre a lui, mi fa impazzire Dybala: nella mia prima stagione in A, quattro anni fa col Bologna, sono riuscito ad avere la sua maglia. E mi piace pure Kulusevski».
“Mi piace” di Mancini?
«È stata una sorpresa, sono felicissimo. Mi auguro che il suo like valga come un messaggio di speranza per me».
Nazionale?
«È il mio sogno, sin da bambino ho pensato all’emozione che può regalare una convocazione in Nazionale. A 27 anni è giusto che mi prefigga l’obiettivo più prestigioso. Non è mai troppo tardi. Toni e Grosso sono arrivati in azzurro a una certa età e poi hanno anche vinto il Mondiale».
Gol più bello?
«Sì. A seguire, il gol su punizione contro il Sassuolo, il mio primo in A, e la rete da oltre 30 metri firmata per il Trapani a Modena. Magari per la salvezza del Lecce andrebbe bene anche firmare qualche gol… sporco. Intanto, dopo due reti da pareggio, ne vorrei realizzare una pesante».
Sette gol come in B?
«Inutile mettere paletti. Certo, sarebbe una quota importante. Nel mio contratto, con il presidente Sticchi Damiani e il d.s. Meluso, abbiamo fissato qualche bonus, per gol e assist. Ma conta soltanto che il Lecce resti in A. Cresciuto nel vivaio giallorosso, l’anno scorso sono tornato per recitare da protaginista nella squadra della mia terra».
Allenatori?
«Mi tengo stretto Liverani. Ovviamente, Sarri e De Zerbi sarebbero il massimo per la loro vocazione offensiva».