Lutto nel mondo del calcio, si è spento a soli 25 anni: la dinamica dietro la prematura scomparsa del giocatore
Sognava un nuovo inizio, invece, a soli 25 anni la Morte ha bussato alla sua porta e non c’è stato nulla da fare. Lutto nel mondo del calcio, i suoi sogni si sono spenti sulla strada: ecco cosa si sa dinamica dell’incidente che ha portato alla sua prematura scomparsa, dolore immenso per chi lo conosceva.
Giunto in Italia come rifugiato, fu scoperto quando era ospite in un centro accoglienza per stranieri, il suo talento gli permise di conquistare un posto nel mondo del calcio. Tuttavia, poi decise di cambiare settore. Si è spento a soli 25 anni per un incidente stradale: lascia un grande vuoto in chi l’aveva conosciuto.
Rinuncia al calcio per lavorare come autista: Amara Kante muore al volante
Sognava un nuovo inizio ma la vita spesso è ingiusta. Amara Kante aveva solo 25 anni quando la Morte ha bussato alla sua porta. Originario della Costa d’Avorio, era arrivato in Italia come rifugiato. Dal 2016 viveva stabilmente a Nuvolento, in provincia di Brescia. Fu scoperto dal direttore sportivo del Serle Camillo Guatta, che ha raccontato il suo rapporto con il ragazzo ai microfoni del Giornale di Brescia: “Aveva un talento naturale, lo facemmo venire a Prevalle e lo inserimmo attraverso la nostra Polisportiva negli Juniors, e poi passò alla Prima squadra del Prevalle. Gli trovammo un lavoro in un’officina meccanica di precisione sino a quando, circa un anno fa, decise di cambiare settore e andò a fare l’autista di camion in un’impresa locale per il trasporto di rottami di ferro. Era un ragazzo solare e grande lavoratore”.
La Morte l’ha raggiunto proprio quando si trovava al volante di un camion. Il 5 dicembre prima dell’alba si è schiantato con il suo camion contro un pilone di cemento, subito dopo la barriera di Milano Est, all’uscita di Cinisello Balsamo-Sesto San Giovanni. Sulla dinamica dei fatti si conosce ancora ben poco, potrebbe essere stato un colpo di sonno a fargli urtare il furgone e poi il pilone di cemento che sorregge i pannelli luminosi. Il conducente del furgone, un uomo di 58 anni, è rimasto ferito ma le sue condizioni non sarebbero preoccupanti.
Il mister del Roè, l’ultima squadra del ragazzo prima dell’addio al calcio, Giancarlo Bottacchio ha commentato l’accaduto ai microfoni di ‘Bresciaoggi’: “A ottobre aveva deciso con dispiace di smettere perché con il nuovo lavoro non poteva più gestire gli allenamenti. Di recente ero stato a casa sua, speravo di convincerlo a tornare in campo: ho conosciuto la moglie, erano così felici. Non doveva finire così”. Una tragedia che lascia un profondo segno in chi l’aveva conosciuto.