Inter, spunta un interessante retroscena legato all’ultima rocambolesca gara in Champions League con il Benfica: cosa è successo
Dopo l’impegno infrasettimanale in Champions League, l’Inter torna a concentrarsi sul campionato. In calendario, ci sarà un altro impegno di altissimo profilo, dopo la precedente sfida con la Juventus. I nerazzurri affronteranno, al ‘Maradona’, il Napoli campione d’Italia uscente, che pare aver trovato nuovi stimoli con la cura Mazzarri. Una gara fondamentale per la squadra di Simone Inzaghi, che giocherà per mantenere il primato in classifica e per provare a ‘eliminare’ gli azzurri dalla corsa scudetto, in caso di vittoria, spedendoli a -11. Ma l’avvicinamento della capolista a questo appuntamento è stato più movimentato del previsto.
L’Inter si recava a Lisbona, in casa del Benfica, con la qualificazione agli ottavi di Champions già in tasca e pensando sì a come conquistare il primato nel girone, ma anche con uno sguardo al campionato. Tante rotazioni, dunque, per il tecnico, che però avevano sortito inizialmente un risultato disastroso. L’Inter aveva infatti concluso il primo tempo al ‘Da Luz’ clamorosamente sotto per 3-0, con tripletta del grande ex Joao Mario, che sembrava particolarmente voglioso di togliersi molti sassolini dalle scarpe.
Una prestazione fortemente negativa da parte delle seconde linee interiste, che lasciava presumere una serata amara. Non particolarmente determinante per il cammino europeo (sarebbe bastato, comunque, battere la Real Sociedad all’ultima giornata anche in caso di sconfitta, per garantirsi il primato nel gruppo), ma comunque fastidiosa. E Inzaghi ha voluto subito lanciare un segnale, che è stato colto, eccome, dai suoi, che nella ripresa hanno compiuto una rimonta pazzesca.
Inter da 0-3 a 3-3, la rimonta porta la firma di Inzaghi: come ha cambiato volto ai suoi
Inter giunta fino al 3-3, con le reti di Arnautovic, Frattesi e Sanchez su rigore, ‘ispirate’ proprio dal tecnico nerazzurro. La ‘Gazzetta dello Sport’ racconta il retroscena del confronto avuto dall’allenatore con i suoi giocatori.
Oltre a suggerire cambiamenti tattici, infatti, Inzaghi ha alzato molto la voce e ha spronato dal punto di vista emotivo i suoi, sottolineando come fosse deluso dall’atteggiamento da parte di tutti e che occorresse una reazione. In particolare, l’allenatore ha insistito sul fatto che rispetto alle altre prestazioni (quando cioè c’erano i ‘titolari’ in campo) si fosse vista tutta un’altra Inter. Niente sostituzioni, ma la volontà di dare la possibilità di riscattarsi a chi aveva giocato così male il primo tempo. Pungolati nell’orgoglio, i suoi sono tornati in campo determinati a stravolgere il risultato, e così è stato. Un pari prezioso per morale e autostima e la consapevolezza di essere una squadra in grado di reagire anche alle situazioni più avverse.