Un flop da 140 milioni. La Juventus di questa prima parte di stagione sembra ancora indefinibile, poiché tutti i valori sembrano capovolti.
La classifica parla chiaro. Comanda l’Inter con 31 punti, seconda la Juventus a quota 29. E se per i nerazzurri il primo posto era facilmente pronosticabile, assai più sorprendente risulta la seconda posizione dei ragazzi, è proprio il caso i dirlo, di Massimiliano Allegri che per giunta vantano un +6 punti sul Milan e, addirittura, un +8 sul Napoli campione d’Italia.
Eppure la formazione bianconera rappresenta un mistero quasi assoluto e, sicuramente, insoluto. Una squadra che continua a vincere. Contro il Cagliari di Claudio Ranieri la Juventus ha colto infatti la sua quinta vittoria consecutiva, confermandosi la seconda difesa del campionato avendo subito una sola rete in più dell’Inter (7 a 6). Il problema della Juventus è invece lì dove non ti aspetti, dove qualità e quantità non le fanno, o non le dovrebbero, certo difetto: l’attacco.
Quante squadre di Serie A possono vantare quattro attaccanti come Chiesa, Vlahovic, Kean, e Milik? Eppure la formazione di Allegri ha segnato soltanto 19 reti contro le 29 dell’Inter. Inoltre, in diverse occasioni, come nell’ultima partita contro il Cagliari, sono stati i difensori, Bremer e Rugani, a realizzare le reti che hanno poi sancito la vittoria finale. Dopo un inizio assai incoraggiante, la coppia d’oro di attaccanti bianconeri, Chiesa e Vlahovic, si è come arrestata.
Un flop da 140 milioni
Chiesa e Vlahovic ora sono sotto osservazione. Cosa sta accadendo ai due attaccanti ex viola? Giocatori che la Juventus ha pagato, rispettivamente, 60 e 80 milioni di euro e che guadagnano, sempre rispettivamente 5 e 7 milioni di euro netti a stagione.
La Juventus ha puntato forte sui due ex viola, attenendoli sempre. Sia Chiesa, dopo il gravissimo infortunio del gennaio 2021, sia Vlahovic la passata stagione quando il centravanti serbo ha sofferto, per diversi mesi, di una fastidiosa forma di pubalgia. La Juventus punta forte ancora su di loro poiché non potrà andare sempre bene e non potranno essere sempre difensori o i centrocampisti a fare ciò che gli attaccanti devono fare per mestiere, ovvero i gol.
Durante la passata sessione di mercato sembrava che entrambi gli attaccanti, o almeno uno dei due, dovessero lasciare la Juventus. Sono rimasti entrambi e ora spetta a loro tornare a essere determinanti come impone il loro lauto ingaggio. La prossima estate si traccerà una riga e, attorno ad un a tavolo, la Juventus, Chiesa e Vlahovic decideranno se, e come, proseguire insieme. Oppure se sarà il caso di dividersi.