Una leggenda del calcio internazionale è pronta a fare il proprio debutto in politica: i sondaggi però non lo premiano e si profila una vera batosta
Essere una leggenda del calcio può aiutare a far carriera anche una volta appesi gli scarpini al chiodo. Non sempre però il successo nel mondo del pallone può coincidere con quello nel mondo della politica. Lo sta capendo, a sue spese, una grandissima stella del calcio internazionale, un campione indimenticato, tra i migliori nel suo ruolo, che ha deciso, magari con qualche anno di ritardo, di tentare anche l’avventura nella politica del suo paese. I sondaggi, per il momento, però non lo premiano: si profila una vera batosta all’orizzonte.
La politica è una cosa seria, direbbe qualcuno. Una cosa strana, aggiungerebbe qualcun altro. Di certo, non bastano i gol e giocate da urlo per schizzare in alto nei sondaggi. Non tutti sono George Weah, che della sua Liberia è diventato addirittura amatissimo presidente.
Lo sta capendo José Luis Chilavert, una leggenda del calcio paraguaiano. Il portiere-goleador, autore in carriera addirittura di 62 gol, ha infatti scelto di tuffarsi nel mondo della politica, a diversi anni dalla fine della sua carriera. Per ora però le soddisfazioni sono davvero magre. Basti pensare al risultato imbarazzante dei sondaggi.
Chilavert flop: il debutto in politica è un autogol?
Nel mondo del calcio, Chilavert è forse la bandiera più luminosa della storia del Paraguay. Un campione unico nel suo genere, diventato indimenticabile durante le sue partecipazioni ai Mondiali, con quel vizio del gol che lo rendeva l’attrazione di qualunque partita della squadra sudamericana. A quanto pare non gli sono bastate però le emozioni regalate per guadagnare la fiducia dei connazionali.
2%. Il titolo di una canzone di Guè Pequeno di alcuni anni fa, ma anche il risultato raggiunto dal grande Chilavert nei sondaggi. Ben misera soddisfazione per un calciatore di fama mondiale. Ma cosa lo sta trascinando così in basso nelle proiezioni? La spiegazione la fornisce la Gazzetta dello Sport. A quanto pare, José Luis paga il peso delle sue idee politiche, decisamente di destra, nazionaliste e reazionarie.
La descrizione non lo premia minimamente. Sembra infatti che Chilavert sia stato un accanito no vax, abbia dichiarato di “detestare” gli omosessuali, al punto da scagliarsi più volte con violenza contro la comunità LGBTQ+. Ma ha anche attaccato il Papa, definito come un manipolatore, e ha dichiarato di ispirarsi al presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Non proprio il più ligio, pulito e simpatico dei leader internazionali. Insomma, stando così le cose, le proiezioni non possono sorprendere. E ipotizzare un ribaltone sarebbe uno slancio di ottimismo che nemmeno il più arduo sostenitore di Chila potrebbe permettersi.