Caos su Romelu Lukaku: niente ‘grazia’, il bomber nerazzurro è stato aiutato da Gravina in altro modo, come spiegato dagli esperti
La doppia sfida in semifinale di Coppa Italia tra Inter e Juventus verrà ricordata, con tutta probabilità, per quanto accaduto a Romelu Lukaku. Vittima di vergognosi insulti razzisti, il bomber belga è stato prima squalificato, poi ‘graziato’. Nelle ultime ore quest’ultimo provvedimento è stato però ‘annullato’, o meglio spiegato più nel dettaglio, generando una nuova ondata di polemiche che non sembra essere destinata a placarsi presto.
In concreto, ed è ciò che più interessa ai tifosi, a Lukaku è stato permesso comunque di partecipare attivamente alla gara di ritorno della semifinale, poi vinta dai nerazzurri per 1-0 a San Siro con gol di Dimarco. Ma la cosiddetta ‘grazia’ di cui si è discusso a lungo in questi giorni non c’è mai stata, in verità. A concedere al campione belga di scendere in campo è stato un altro tipo di provvedimento.
Lo ha spiegato ai microfoni di Calciomercato.it, sul canale Twitch di TvPlay, l’avvocato Paco D’Onofrio. Formalmente Lukaku non è stato graziato, bensì ha ricevuto l’annullamento della sua squalifica. Ma qual è la differenza tra questi due provvedimenti dal risultato, apparentemente, uguale?
Squalifica Lukaku e penalizzazione Juve: il punto di D’Onofrio
A spiegare la differenza tra i due provvedimenti è stato lo stesso legale. La grazia prevede, infatti, un inizio di esecuzione della sanzione. In altre parole la pena deve essere già stata applicata e in parte scontata, mentre in questo caso non è avvenuto. Un provvedimento così rapido, come quello assunto dal presidente Gravina, invece altro non è che un annullamento della squalifica che era stata, giustamente o ingiustamente, comminata all’attaccante belga.
Una differenza che, in fin dei conti, non cambia la vita dei tifosi della Juventus, che si sono sentiti danneggiati da una decisione, dal loro punto di vista, priva di senso e logica. Ma ce n’è un’altra che potrebbe arrivare a breve ed essere ancora più pesante. Tiene ancora banco, infatti, in casa bianconera, l’ipotesi di una penalizzazione per gli illeciti commessi nel processo legato alle plusvalenze, dopo l’accoglimento solo parziale del ricorso avanzato dalla società.
Su questo tema D’Onofrio non ha voluto spingersi avanti in ipotesi e previsioni difficili da poter immaginare, considerando che le motivazioni del Collegio di Garanzia non sono ancora state pubblicate. Le ipotesi che possono essere sostenute, in questo momento, sono però due: o la Corte Federale sarà costretta a rimodulare, al ribasso, la penalizzazione (con probabile nuovo ricorso da parte del club bianconero); o la sanzione verrà tramutata in un’ammenda, più o meno corposa, che potrebbe convincere la Juve a chiudere qui il discorso, senza ulteriori ricorsi. Quale tra le due si avvererà lo scopriremo solo tra qualche settimana, probabilmente a ridosso della fine del campionato.