Un grande ex calciatore della Roma dello scudetto del 2001 è finito nella bufera: accuse gravi contro l’ex campione, nel mirino dei tifosi
Un ex grande calciatore della Roma finisce al centro di un vero e proprio scandalo. La furia dei tifosi si scatena contro di lui. Non basta un curriculum vincente, addirittura da campione d’Italia con la maglia giallorossa nel 2001. Certi atteggiamenti non possono essere dimenticati, né tollerati. Lo sa bene proprio l’ex campione, finito al centro di una clamorosa bufera mediatica che adesso lo mette in una posizione davvero scomoda.
Ma cos’è che ha scatenato questa ridda di critiche, alcune velenosissime, e di polemiche molto dure e spietate? L’accusa è grave, molto grave, contro l’ex calciatore: si parla di razzismo. Una piaga che purtroppo affligge ancora il mondo dello sport a ogni latitudine.
Mentre, però, in Italia resistono atteggiamenti imbarazzanti, con alcune tifoserie, o meglio alcuni individui, soprattutto all’interno delle curve, che indirizzano cori insultanti e offese di stampo razzista contro avversari, calciatori, allenatori e altri tifosi, all’estero c’è chi sta provando a fare passi avanti. Ad esempio una tifoseria brasiliana, che ha preso posizione, in maniera netta e ferrea, contro il razzismo, puntando il dito contro il grande ex romanista, reo di un comportamento vergognoso.
Zago accusato di razzismo: scoppia la polemica
A finire nel tritacarne mediatico è stato Antonio Carlos Zago, ex difensore giallorosso, annunciato in questi giorni come nuovo allenatore del Coritiba, importante club brasiliano. Una decisione che non ha trovato per nulla d’accordo la sua nuova tifoseria, che ha sollevato una polemica clamorosa contro l’ex allenatore. Il motivo? Una vecchia storia di razzismo che lo coinvolse molti anni fa.
Correva l’anno 2006 e Zago all’epoca giocava con la maglia della Juventude di Caxias do Sul. Il fattaccio avvenne durante una partita con il Gremio. Espulso per aver dato una gomitata all’avversario Jeovanio, il difensore abbandonò il campo protestando e indicando ripetutamente il proprio braccio, a mostrare il suo colore bianco. Un gesto orribile che gli costò quattro mesi di squalifica e anche problemi a livello giudiziario.
Dopo qualche tempo fu lo stesso Zago a scusarsi per quanto accaduto, ammettendo di aver sbagliato e cercando di ripulire la sua immagine da ogni accostamento di stampo razzista. Eppure, a distanza di 17 anni c’è chi non lo ha perdonato, e ha per questo contestato la società per avergli affidato la panchina, chiedendone l’allontanamento. Riuscirà a far cambiare idea a chi oggi lo contesta violentemente? La sensazione è che servirà più di una “scusa” e qualche bella parola per far capire ai tifosi che il razzismo non è qualcosa che gli appartiene.