Verstappen è il padrone assoluto dell’attuale Formula 1. Eppure c’è anche chi si scaglia contro di lui
Max Verstappen è un compagno scomodissimo nel box, vista la sua forza e la sua straordinaria personalità, che straripa da ogni poro della sua essenza.
La carriera dell’olandese sta prendendo una piega chiara. Il pilota della Red Bull è il numero 1 della Formula 1 da ormai 2 anni. La sua forza, unita alla velocità della monoposto, sono un binomio quasi impossibile da battere. La RB19 sembra costruita ad immagine e somiglianza delle sue attitudini di guida.
Al momento solo Sergio Perez può rappresentare un pericolo per la conquista del terzo titolo consecutivo. Il compagno di box può battagliare ad armi pari, mentre gli altri competitor hanno un distacco troppo elevato dal punto di vista tecnico per dare fastidio.
La Mercedes e la Ferrari non consentono a Hamilton, Russell, Leclerc e Sainz di essere lì a ridosso delle “Lattine energetiche”. Lo sviluppo delle rispettive monoposto procede a rilento e anche il 2023 rischia di essere un anno di passaggio.
Verstappen e Kvyat: la scelta della Red Bull ha ferito il pilota russo
La Red Bull può dormire sogni tranquilli e soprattutto Verstappen. La sua forza mentale, anche nei confronti dei compagni di squadra, è proverbiale e ha già messo in crisi altri piloti. Basta fare riferimento a Daniel Ricciardo, sulla cresta dell’onda nel post Vettel, e costretto poi ad emigrare in altri lidi per l’invadenza dell’olandese.
Chi poteva avere una carriera diversa in Formula 1 è anche Daniil Kvyat, arrivato con grandi aspettative nel Circus nel 2014, alla guida della Toro Rosso. Poi al momento del grande salto, nel 2016 qualcosa non è andata per il verso giusto.
Proprio il russo, dopo essere stato promosso in Red Bull, non ha avuto la fiducia che pensava di meritare e a stagione in corso (dal GP di Spagna) è stato sostituito dal giovanissimo Verstappen (che vinse al primo colpo).
Parlando nel podcast Track Limits Kvyat ha dichiarato: “Mi sono sentito realmente tradito. È stata una pugnalata alle spalle – ha aggiunto – ma questa è la vita. Da un punto di vista sono grato alla Red Bull per la carriera che sto avendo, da un altro sono ancora molto insoddisfatto”. Il russo nel corso della sua carriera ha fatto parte anche della Ferrari, come terzo pilota, nel 2019. Da quest’anno è impegnato nel WEC per Prema Racing.