I napoletani sono pazzi: ecco cosa stanno facendo per lo scudetto

I quartieri di Napoli già al lavoro: San Giovanni ha anticipato tutti. Ma anche in altre zone c’è tanto azzurro

Meno male che si dovrebbe tenere a bada la scaramanzia. Ma evidentemente Napoli non ce la fa ad aspettare. È talmente tanta la voglia di festeggiare il terzo scudetto della storia che già alcune zone della città sono vestite d’azzurro.

Ormai ovunque si vada ci sono vie e palazzi imbandierati. Ad ogni angolo di strada si trova un venditore di vessilli e di magliette dei calciatori partenopei. Ma se prima era solo il business a vivere in anticipo il titolo adesso sono anche le persone a volersi vivere il momento. La scaramanzia ormai è sta dimenticata. Nonostante il popolo sia legato a certe tradizioni adesso nessuno più tocca corni o amuleti. Il vantaggio è troppo grande e soprattutto Di Lorenzo e compagni stanno bene fisicamente e sicuramente continueranno a vincere.

Vie e palazzi imbandierati, a Napoli la festa per il terzo scudetto è iniziata

La zona di Napoli più imbandierata è sicuramente quella est. Precisamente San Giovanni a Teduccio. Lungo il corso principale che porta da via Marina a Portici ci sono molti festoni che vanno da un lato all’altro. E sui balconi tante bandiere azzurre. Anche nel Bronx, dove c’è il murales di Maradona firmato da Jorit sono stati messi dei vessilli. Addirittura sotto il faccione c’è un cartello di dare precedenza con Diego sopra. E basta guardarsi intorno per rendersi conto che non mancano i vessilli. Qualsiasi cosa che riporti all’azzurro Napoli c’è.

In giro per la città poi si trovano le figurine giganti dell’undici titolare del Napoli schierato con il 4- 3-3. Una fantasia incredibile che potrebbe essere espressa anche sugli spalti. Infatti c’è attesa per capire se il Napoli e la Questura daranno il via libera ai gruppi organizzati di accompagnare la squadra di Spalletti allo scudetto con delle gigantografie che resteranno sicuramente nella storia. Di certo la città è pronta e ha intenzione di vivere la festa come il Carnevale di Rio. Forse anche meglio.