La partita è stata ricca di occasioni e di reti e ha visto trionfare la Juventus: ma Juric non la prende affatto bene.
Il Derby della Mole non è mai una partita di secondo piano benché negli ultimi anni abbia visto trionfare praticamente sempre la Juventus. E anche oggi che di certo non sta vivendo un periodo brillante si conferma come la bestia nera del Torino di Ivan Juric. Eppure la partita è stata molto combattuta con i granata che sono passati in vantaggio dopo nemmeno due minuti grazie al guizzo di Karamoh che ha subito sbaragliato le carte di Allegri, il quale tuttavia ha ricevuto risposte dai suoi con il pareggio quasi immediato di Cuadrado: al volo e con un pò di fortuna ha battuto Milinkovic-Savic. La rete del colombiano ha in un certo senso smosso ancora di più gli animi dei bianconeri che non a caso hanno pareggiato i conti a fine primo tempo con il capitano Danilo.
Nella ripresa la Juve è decisamente diversa: prima sigla il 3-2 con l’ex Bremer e poi con Rabiot mette il punto esclamativo. Da segnalare anche il rientro in campo di Pogba dopo sette mesi.
Un aspetto particolare che è passato leggermente in secondo piano è stato l’ingresso in campo di Radonjic, un calciatore che per il Torino è fondamentale. Ma ieri ha mostrato decisamente i suoi limiti sia fisici che caratteriali andando in contrasto con mister Juric praticamente subito dopo il suo ingresso in campo, avvenuto al 60′ in sostituzione di Karamoh. Ebbene la sua partita è stata un disastro poiché da un suo errore di valutazione, la non marcatura nei confronti di Bremer sul calcio d’angolo, ha permesso proprio al brasiliano di incornare la rete del 3-2. Poi cosa succede? Juric, resosi conto dell’errore di cambiare Karamoh, ha sostituito proprio Radonjic, a nemmeno 14′ minuti di distanza dal suo ingresso in campo.
L’errore che ha favorito la Juve non è piaciuto al tecnico granata che ha accusato il calciatore di non avere capito nulla delle sue istruzioni: “Radonjic? Ci sono cose che faccio fatica a capire, manca il rispetto verso questo gioco”, dice Juric. Poi afferma: “In sei mesi non sono riuscito a farlo diventare un vero giocatore di calcio“.
Parole insomma pesanti che non sono state prese bene dal diretto interessato che sui social ha risposto velatamente alle critiche del suo allenatore: ““Credi in te stesso, anche quando nessun altro lo fa. Dio vede tutto”.
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