La vittoria contro l’Osasuna è stata messa in ghiaccio grazie all’impatto straordinario del nuovo talentino del Real Madrid. E i tifosi già gongolano.
Non era scontata una vittoria in uno stadio caldissimo come quello di Osasuna, dove storicamente il Real Madrid non se la passa bene. Ma quest’anno, a pochi giorni dalla vittoria del Mondiale per Club, ecco che Carlo Ancelotti dimostra ancora una volta di tenere tantissimo a tutti i calciatori presenti in rosa, dagli esperti fino ai più giovani. E proprio un giovanissimo canterano ha aiutato i Blancos a ottenere il risultato finale, un 2-0 arrivato nell’ultimo quarto d’ora quando i tifosi erano sicuri di non portare a casa una vittoria che serviva come l’aria per tenere il passo del Barcellona, primo a quota 56 punti.
Parliamo di un canterano perché a “sbloccare” la partita non è stato il “solito” Vinicius Jr, bensì un prodotto del settore giovanile madridista, un classe 2004 dalle belle speranze che si è preso subito la scena con giocate improvvise.
Alvaro Rodriguez si prende la scena: ecco il nuovo talento del Real Madrid
Non è facile esordire in un club pesantissimo come quello madrileno che vede tra le propria file degli autentici mostri. Eppure il giovanissimo Alvaro Rodriguez, nato a Palamos ma di nazionalità urugayana, ci ha messo pochissimi minuti per dimostrare a Re Carlo di esserci pure lui. All’88’ ha fatto il suo esordio tra i professionisti: è entrato e ha subito dettato legge comandando la manovra. Il suo talento è puro e cristallino, è un brevilineo bravissimo con la palla al piede e a trovare la soluzione nei momenti intricati. Infatti ci ha messo pochissimi minuti per far capire la sua pasta: all’88’ regala subito un assist per la rete di Vinicius Jr, ma l’arbitro annulla il tutto. Rodriguez non molla e al minuti 92, quindi a partita praticamente finita, ruba la palla a centrocampo mordendo le caviglie dell’avversario, dopo trova un liberissimo Asensio che non può non sbagliare davanti a Sergio Herrera.
I compagni di squadra, a dimostrazione della loro professionalità e bravura, hanno regalato al giovane ragazzo il pallone, come se avesse segnato una tripletta. Lui, esterrefatto, guarda lo stadio gremito di madridisti non credendo quasi alla sua impresa.