Un incredibile divieto per i tifosi della squadra ospite: una disposizione assurda, che mette in seria difficoltà i sostenitori della squadra
Un assurdo divieto, una disposizione incomprensibile e senza precedenti, che ha macchiato una delle gare del campionato di Serie A più attese. Onda azzurra per “invadere” il Mapei Stadium. “Tsunami” azzurro per il Napoli in casa del Sassuolo. Novemila i tifosi di fede partenopea sugli spalti dello stadio di Reggio Emilia. Anche col divieto per i sostenitori residenti in Campania. Intanto, quelli che vivono in Emilia Romagna e dintorni, pronti col loro contributo e calore per aiutare la loro squadra del cuore.
Naturalmente massima allerta per evitare qualsiasi tipo di scontro. Tre anni fa ci furono delle scaramucce tra le due fazioni ma i due club e il sindaco di Reggio Emilia si augura che sia solo una gran bella serata di sport. Il divieto ad inizio settimana il Sassuolo aveva fatto sapere che i tifosi del Napoli non potevano recarsi allo stadio con le sciarpe e le bandiere per evitare di provocare le reazioni dei fan di casa.
Poi, però, è stato specificato che il divieto è solo nella Curva Sud degli ultrà neroverdi. Voglia di fare festa in Emilia Romagna ma anche nelle altre regioni vicine dove la comunità napoletana è bella folta. Contro l’Empoli finiranno i due mesi di stop alle trasferte per i tifosi azzurri che vivono in Campania. C’è stato un vuoto importante sugli spalti lontano dal Maradona da parte dei gruppi organizzati. Gli scontri sull’A1 con gli ultras della Roma hanno determinato la chiusura dei settori ospiti in trasferta sia per i tifosi azzurri che giallorossi.
Per colpa di poche centinaia di persone sono finiti nel tritacarne anche la stragrande maggioranza dei fan che va al campo solo per tifare e non per prendersi a botte con gli avversari. Il tutto, però, non è stato preso in considerazione dal ministero degli Interni che ha pensato opportuno di risolvere il problema ponendo dei divieti a tempo. Servirebbero pene concrete e severe e non solo i Daspo per chi approfitta del calcio per evadere dalle proprie insoddisfazioni. Purtroppo, però, in Italia non si riesce mai a combattere il fenomeno degli ultrà violenti.
E di conseguenza ci va la gente perbene in mezzo. In questo momento, però, l’unico obiettivo della tifoseria napoletana è quella di stare vicina al Napoli per sognare insieme la vittoria di uno scudetto che manca ormai da 33 anni. Tante generazioni non hanno mai vissuto le emozioni del 1987 e del 1990 e quindi non vedono l’ora di provare grande soddisfazione nel vedere gli azzurri alzare il trofeo più importante del calcio italiano. Sperando che sia il terzo di una lunga serie.
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