L’allenatore con un grande passato in Italia è convinto delle sue parole: ecco cosa ne pensa dell’inserimento dell’ex Atalanta.
Il dibattito sulla maggior lega di calcio non è mai stato in discussione. Tutti sono concordi nel dire che alla Premier League spetta lo scettro di miglior campionato d’Europe e, probabilmente, del mondo. Alle spalle della lega inglese tuttavia se la giocano altre realtà, come quella spagnola, italiana e francese. Molti vedono la Serie A in decadenza, altri designano la Liga spagnola come un campionato nel quale spiccano le solite Barcellona e Real Madrid, mentre la Ligue 1 è sempre presa sottogamba per la scarsa qualità delle rose.
Di sicuro Igor Tudor, allenatore del Marsiglia che tanto sta facendo bene, non concorda con le visioni prima esplicate. Per lui la Ligue 1 è un campionato da non sottovalutare, con squadre che, soprattutto in questa annata, stanno cercando di scalzare il dominio del Paris Saint Germain. In conferenza stampa l’ex calciatore della Juventus concorda con il fatto che addirittura la Ligue 1 sia superiore alla Serie A.
Tudor: Ligue 1 meglio della Serie A
E così l’allenatore del Marsiglia la spara grossa. Perché se da un lato è vero che la Ligue 1 sta diventando leggermente più competitiva, dall’altro non può ancora compararsi alla pari con la Serie A, al momento superiore dal punto di vista della qualità dei calciatori. Ma Tudor non ne vuole sentir parlare e, riferendosi al grande esordio dell’ex Atalanta Ruslan Malinovskyi andato a segno subito con un tiro dei suoi, afferma che l’ucraino si sta adattando alla grande perché gioca con ritmi più elevati rispetto a quelli riscontrati mentre giocava a Bergamo. Una questione di ritmi, dunque. Tudor sottolinea questo aspetto a più riprese senza tuttavia giustificare la sua opinione, anzi dalle sue parole ben si intuisce un certo amore per la causa del Marsiglia, una squadra che ha creduto in lui sin dall’inizio e che gli ha fatto esordire in Champions League.
Tudor in Francia ha radicalmente cambiato l’Olympique che dopo l’addio di Jorge Sanpaoli sembrava destinato a tornare a livelli mediocri. E invece l’ex Verona ha dato una sua identità alla squadra permettendole di stare al secondo posto alle spalle del solito PSG.