Guai a non finire per il club: dopo la penalizzazione di 15 punti, le motivazioni della sentenza peggiorano ancora di più la situazione
Prima la penalizzazione di 15 punti in classifica, poi le durissime motivazioni della sentenza. Per la Juventus sono guai molto seri. La forte penalità in classifica potrebbe essere solo l’inizio. L’analisi de “Il Fatto Quotidiano” sulla vicenda è molto dura per i tifosi bianconeri.
I giudici della Corte federale della Figc hanno ribadito che la Juventus non è stata punita per le famigerate “plusvalenze” (rivendere giocatori a un costo più alto del prezzo pagato per acquistarli) ma per il sistema messo in piedi per crearne ad arte. E’ stato già appurato che non esiste un criterio oggettivo per dare un valore ai giocatori, quindi le plusvalenze teoricamente sono sempre lecite. Il guaio nasce quando questo meccanismo viene creato ad arte (di fatto con plusvalenze fittizie) per aggiustare i bilanci, e secondo i giudici, col fine di migliorare i risultati sportivi grazie ai maggiori introiti finanziari. Questi vengono utilizzati per l’iscrizione al campionato, ma anche per rinforzare la squadra. Da qui la conseguenza che i risultati ottenuti negli anni recenti dalla Juventus, possano essere “viziati” da questi illeciti e dai conti “sistemati” con le plusvalenze fittizie.
Ecco perché nella sentenza si parla di “illeciti gravi e prolungati”, e soprattutto di “slealtà sportiva ai massimi livelli”. Proprio questo appunto è assolutamente pesante: ovviamente la Juventus farà ricorso, ma molto probabilmente non servirà a nulla. Per questo, il quotidiano ipotizza un arrivo di nuove e durissime sanzioni per il club dell’ex presidente Andrea Agnelli. Addirittura sono state citate fatture corrette a penna per cambiare le cifre e cancellare le tracce delle “compensazioni” che avrebbero cancellato la plusvalenza.
E soprattutto, è emerso un inquietante “libro nero” dell’ex dei due ex dirigenti Paratici e Cherubini, con tutti gli appunti su queste operazioni fasulle e un vero e proprio elenco di giocatori da utilizzare per le plusvalenze create ad arte. Il quotidiano definisce il quadro come devastante dal punto di vista della lealtà sportiva. Ecco perché, con tali gravità in violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, la Juventus rischia altre penalizzazioni. E in questo caso si andrebbe verso una punizione molto severa e perentoria, vale a dire la retrocessione d’ufficio in Serie B: proprio come avvenne nel 2006, all’epoca di Calciopoli.
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