Il ritorno di Mimmo Criscito al Genoa, dopo soli sei mesi a Toronto, è stato davvero una scelta di cuore? Il difensore partenopeo confessa tutta la verità, svelando il dettaglio sul suo nuovo stipendio.
Uno dei grandi colpi di mercato in Serie B in queste ultime settimane è stato quello che ha riguardato Mimmo Criscito, tornato al suo Genoa, la sua casa, dopo soli sei mesi a Toronto con l’amico Insigne. Una scelta di cuore raccontata dallo stesso calciatore, che ha voluto spiegare ai tifosi quanto il suo ritorno sia stato motivato solo da una missione: riportare il Grifone dove merita. Ma è davvero così ininfluente il discorso economico sulle sue decisioni? I tifosi sono dubbiosi, ma la confessione del calciatore lascia tutti senza parole…
A quanto pare Criscito non si è mai fatto prendere dalla smania di arricchirsi nella sua carriera. O almeno non lo ha fatto con le ultime decisioni. Intervistato da Sky Sport, il difensore ha ammesso di non aver fatto una scelta di conto in banca nemmeno quando, lo scorso anno, si è fatto tentare dalla corte del Toronto.
A spingerlo in Canada è stata più che altro la voglia di tentare una nuova avventura, una scelta di vita da condividere con un amico come Insigne. Il suo stipendio in MLS però, stando alla sua versione dei fatti, sarebbe stato anche più basso rispetto all’ultimo contratto firmato con il Genoa in Serie A. Diverso il discorso, invece, se si prendere in considerazione questo accordo. Stavolta, infatti, i soldi Criscito non li ha nemmeno guardati!
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Lo stipendio di Mimmo al Genoa diventa un caso
Per alcuni il suo ritorno sarebbe frutto di un nuovo accordo remunerativo con la proprietà attuale americana, per altri si sarebbe trattato invece di una vera scelta di cuore. A togliere ogni dubbio, nell’intervista a Sky Sport, ci ha pensato proprio l’ex Zenit, confermando la versione di chi ha creduto fin da subito alla sua buona fede.
Una scelta di ignoranza vera, e nel senso più concreto del termine. Criscito infatti ignora quale sia l’accordo economico che ha siglato. Pur di tornare a casa, ha accettato il minimo sindacale. Cosa significa? Difficile dirlo, visto che per ora non ha visto nemmeno un euro!
“Non ho ancora preso il primo stipendio, quindi non so nemmeno quanto sia“, ha confessato candidamente Criscito. Una scelta da applausi, per certi versi coraggiosa, che non sarebbe di certo stata presa da altri calciatori (vero, Cristiano?). Ma Mimmo è diverso. Più volte ha dimostrato di tenerci davvero, come quando ha pianto, lo scorso anno, per la retrocessione. Un’onta che ora potrà cancellare, prendendosi una soddisfazione che varrebbe più di ogni contratto a tanti zeri.