La cocente delusione dovuta all’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia contro il Torino a San Siro, avvenuta nei tempi supplementari dopo aver giocato a lungo in superiorità numerica, ha scatenato l’ira dei tifosi del Milan. Non tanto per la prestazione in sé, a tratti imbarazzante, quanto per l’ennesima brutta performance di Charles De Ketelaere, il “nuovo Kakà”, mister 32 milioni (più tre di bonus), strappato al Bruges dopo una trattativa estenuante, venuto dal Belgio per riportare il calcio italiano sul tetto d’Europa, se non del mondo. Ma le cose non stanno andando proprio come previsto, e adesso c’è chi vorrebbe addirittura un aiuto… da Amazon!
Ebbene sì, i tifosi milanisti sono disperati. Speravano che il problema fosse solo l’ambientamento, che dopo i primi due o tre mesi di difficoltà, dopo la parentesi in Qatar, potesse tornare a essere quel talento sopraffino, mix di potenza fisica ed eleganza, che aveva fatto innamorare il Belgio. Invece, se possibile, dal Mondiale, negativo per lui come per l’intera squadra europea, è tornato un De Ketelaere ancora peggiore.
Che lo si metta a giocare come trequartista o come ala, o che si tenti addirittura un esperimento da falso nueve, il risultato non cambia: Charles resta un oggetto misterioso, anche un po’ sfortunato, incapace di incidere positivamente nelle partite. Insomma, un bel pacco, al punto che qualcuno su Twitter ha chiesto alla dirigenza: “Dai, fate il reso su Amazon…“.
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Se De Ketelaere sul campo appare reattivo come il Flash, il bradipo del film Disney Zootropolis, Amazon mostra una rapidità incredibile, almeno attraverso lo staff che si occupa del suo account social. Senza nemmeno essere stato taggato nel commento, il colosso dell’e-commerce è infatti intervenuto per cercare di aiutare il povero tifoso.
Attraverso il profilo AmazonHelp l’azienda americana ha infatti chiesto all’utente in questione cosa avrebbe potuto fare per aiutarlo. Il tifoso, approfittando della fortunata circostanza, ha provato a insistere: “Ho un pacco dal Belgio, devo fare un reso“. E a quel punto la risposta di Amazon è stata davvero esilarante…
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A quanto pare il profilo social dell’e-commerce ha preso la questione un po’ troppo sul serio, e ha replicato con una formula standard: “Si tratta di un reso per un articolo che è stato spedito da Amazon o da un venditore terzo? Puoi verificarlo nella e-mail di conferma dell’ordine?“. Il tifoso ha quindi chiamato in causa il Bruges, ma a quel punto la questione non è andata avanti. Anche se, a voler essere maligni, probabilmente gli stessi Maldini e Massara, potessero recuperare i 32 milioni investiti, lo rimanderebbero volentieri in Belgio, il caro Charles. Sta a lui dimostrare che tutti noi, tifosi compresi, ci stiamo sbagliando.
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