Contro il Parma negli ottavi di Coppa Italia l’Inter ha rischiato la clamorosa eliminazione, facendo infuriare i tifosi: in panchina però, un calciatore è sembrato poco coinvolto dalla gara…
“Amala, pazza Inter amala“, cantava lo storico inno nerazzurro, quello che maggiormente è entrato nel cuore dei tifosi, specialmente dagli anni Duemila in poi. La pazza Inter, che per un periodo, soprattutto nell’era Conte, sembrava quasi del tutto sparita, oggi è di nuovo fra noi.
Così, nel giro di una mangiata di giorni, la squadra riesce nell’impresa di battere il Napoli capolista di Spalletti, di farsi rimontare dal Monza e di rischiare incredibilmente l’eliminazione in Coppa Italia contro il Parma di Buffon, al termine di una prestazione indecorosa che ha fatto soffrire e… dormire.
Se la sfida del Meazza tra i nerazzurri e i gialloblù si è conclusa con una pioggia di messaggi su Twitter per chiedere l’esonero di Simone Inzaghi (il più classico degli #InzaghiOut) è evidente che qualcosa in Coppa Italia non sia andata proprio come doveva. Certo, alla fine la formazione favorita è riuscita a ribaltare il risultato e a ottenere il pass per i quarti nei supplementari. La sensazione però è che la differenza di qualità tra le due squadre avrebbe dovuto portare a ben altro risultato.
Sarà per l’illusione che si era creata dopo la vittoria contro gli uomini di Spalletti, sarà perché essere rimontati a Monza, a prescindere dagli eventuali torti arbitrali o meno, è stato un brutto colpo, ma la vittoria con il Parma non ha lasciato in eredità alcuna certezza, bensì tanta preoccupazione nei tifosi, anche tanta rabbia, e forse un po’ di noia. Lo ha confermato, d’altronde, uno dei perni della squadra di Inzaghi, pizzicato in panchina in un atteggiamento non proprio coinvolto…
Lukaku soffre, qualche altro calciatore un po’ meno: la strana partita in panchina
Vivere una partita da bordocampo è il sogno di ogni tifoso. Essere vicini al campo, annusare l’erba, sentire quasi il sudore dei propri beniamini, il fiato, il rimbombo dei colpi che si scambiano i vari giocatori è una sensazione unica, capace di regalare enormi emozioni e di far sentire estremamente coinvolti. Se però sei un calciatore, forse per l’abitudine, anche vedere la panchina non riesce minimamente a farti sentire parte di ciò che sta accadendo.
Capita così che, mentre i propri compagni si dannano l’anima (più o meno), un giocatore seduto comodamente sulla propria poltrona finisca per farsi cullare da Morfeo. E no, non l’ex trequartista nerazzurro…
La dimostrazione l’abbiamo avuta proprio durante Inter-Parma. Al minuto 38 dell’ottavo di finale, mentre i crociati sognavano il colpaccio grazie al vantaggio firmato Juric, in panchina si vivevano emozioni contrastanti. Lukaku, criticatissimo in questo periodo, era infatti sofferente, disperato per le difficoltà che i compagni stavano incontrando.
Hakan Calhanoglu sembrava invece meno partecipe
I maligni diranno che Calha stava beatamente sonnecchiando, i più benevoli che magari era assorto nei propri pensieri, intento a studiare una tattica da suggerire al coach per riuscire a ribaltare il gagliardo Parma. La verità forse sta nel mezzo. Un breve momento di stanchezza può capitare a chiunque. E forse l’unica cosa che agli interisti dovrebbe importare è che Hakan si dimostri sveglio e attivo non tanto sugli spalti, quanto in campo.