L’Argentina ha vinto i Mondiali, ma il comportamento dei giocatori continua a far discutere: uno dei protagonisti dell’Albiceleste ha confessato un clamoroso ‘biscotto’ ai danni del Messico.
I Mondiali di Qatar 2022 sono ormai in archivio, tutti hanno voltato pagina e il trionfo dell’Argentina è già storia. Tuttavia, non si placano ancora le polemiche per alcuni comportamenti dei neo campioni del mondo. Tutto si può dire alla Nazionale albiceleste, infatti, ma non che sia stata totalmente corretta e priva di atteggiamenti come minimo fastidiosi, se non apertamente maleducati o antisportivi. Oltre al caso clamoroso di Dibu Martinez, a far discutere adesso è anche la confessione di uno dei campioni del mondo, un calciatore espertissimo che ha ammesso di aver fatto fuori volontariamente il Messico.
La storia dei ‘biscotti’ ai Mondiali o alle manifestazioni di questo tipo è lunga e imbarazzante. Capita, proprio per via di format che di sportivo hanno ben poco, che le squadre impegnate scelgano di non farsi troppo del male tra loro per guadagnare l’accesso alla fase successiva, ai danni di altre squadre impegnate negli stessi gironi.
Il vero problema è che la questione diventa ancora più antipatica quando una squadra sceglie arbitrariamente di far passare una rivale piuttosto che un’altra, anche senza guadagnarci per forza qualcosa. Una cosa del genere è capitata proprio durante gli ultimi Mondiali, come confessato da un campione del mondo, che ha ammesso, in pratica, di aver scelto di eliminare il Messico per far passare un’altra squadra. Una decisione a dir poco vergognosa.
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L’antisportività di Messi e compagni: il calciatore confessa il ‘biscotto’
Ricostruiamo ciò che è successo. Siamo nella fase più calda dei gironi, ultima partita. L’Argentina, dopo lo scivolone con l’Arabia Saudita, si è ripresa vincendo di misura con il Messico e ha bisogno di confermarsi con la Polonia per conquistare il pass per la fase a eliminazione diretta. I centramericani, dal canto loro, devono vincere, e con diversi gol, contro l’Arabia per ottenere la qualificazione.
Le cose sembrano subito mettersi abbastanza bene per la Nazionale del Tata Martino, che passa in vantaggio con la squadra saudita e contemporaneamente può godere della vittoria dell’Argentina. Uno-due micidiale dell’Albiceleste, Polonia in ginocchio, del tutto innocua. Basterebbe un altro gol argentino per mandare a casa Lewandowski e compagni e dare un assist importante a Lozano e soci. Ma proprio in quel momento, quando tutto sembra far pensare a un epilogo del genere, la squadra di Scaloni si ferma e non infierisce sui rivali.
Disperati, i messicani si riversano in attacco, non trovano il gol che varrebbe la qualificazione e, di fatto, vengono eliminati loro malgrado dai Mondiali, mentre in contemporanea l’Argentina festeggia a braccetto con la Polonia. Si è trattato di un ‘biscotto’, tutti lo hanno pensato già in quei minuti. E alla fine, a distanza di settimane, è arrivata anche la più vergognosa delle confessioni.
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A rivelare quello che tutti già sapevano è Nicolas Tagliafico: “Dopo il 2-0 un giocatore della Polonia è venuto da me e mi ha implorato di non attaccare più“. E così è stato. I polacchi si sono fermati, hanno smesso di giocare, e l’Argentina non ha infierito, di fatto eliminando volontariamente il Messico. Una scelta decisamente antisportiva, di cui però il terzino non si vergogna minimamente: “Meno male che è andata così, altrimenti sarebbe stato il Messico ad affrontare la Francia. E chissà, sarebbe potuto cambiare tutto anche per noi“. Parole a dir poco sgradevoli per chi crede che i meriti nello sport debbano essere conquistati esclusivamente sul campo, senza l’aiuto di un avversario troppo compassionevole.