Cori contro Lukaku, la Procura sbaglia: la Federazione chiede chiarimenti dopo il referto arbitrale per sospetti insulti razzisti dei napoletani, ma i presenti smentiscono
Cori razzisti da parte dei tifosi del Napoli? Davvero insolito, talmente tanto che è impossibile. E infatti così è. Quantomeno negli ultimi 15 anni mai si sono uditi al San Paolo (oggi stadio Maradona) né tantomeno è accaduto in trasferta.
I tifosi del Napoli avranno anche mille difetti ma di certo non fanno partire cori e ululati razzisti, che sono caratteristica tipica di altre tifoserie, ma di certo non quella azzurra. Per questo ha fatto scalpore la richiesta di chiarimento da parte della Procura Federale su presunti cori di stampo razzista (i famosi ululati “uh uh”) contro Lukaku da parte dei tifosi del Napoli presenti mercoledì a San Siro. Nessuna sanzione da parte del giudice sportivo, ma per ora solo un approfondimento richiesto dalla Procura Federale sui cori razzisti intonati mercoledì sera all’indirizzo del centravanti dell’Inter Lukaku dai tifosi del Napoli.
I presunti cori razzisti dei tifosi del Napoli contro Lukaku erano un incitamento a Kim
“Letto il rapporto dei collaboratori della procura federale”, il giudice sportivo infatti “Ritiene necessario che venga specificato dalla medesima procura federale, sentiti ulteriormente, se del caso, i responsabili per l’ordine pubblico, quali sono i settori che abitualmente occupano in prevalenza, nelle gare in casa, i sostenitori della società Napoli posizionati nel settore “terzo anello blu, autori dei cori”. Ma la realtà è un’altra: i tifosi presenti al Meazza hanno smentito, sia quelli presenti nel settore ospiti (c’era il divieto dei residenti in Campania) sia i sostenitori dell’Inter negli altri settori.
I cori che sono finiti nel mirino riguardavano il difensore Kim, come testimoniato da alcuni video che stanno circolando sui social e in rete. “Kim Kim Kim”, gridavano i tifosi del Napoli. Un coro che è stato confuso, evidentemente, con lo sgradevole “Uh uh uh”, tipico di quelli razzisti che troppo spesso vengono rivolti a giocatori di colore, ma non dalla tifoseria del Napoli. La convinzione è che l’indagine della Procura Federale possa esaurirsi con queste stesse conclusioni e archiviare questo spinoso caso.