L’allenatore del Manchester City Pep Guardiola insiste con la fissa per Messi, addirittura passando sopra la grandezza di Pelé e Maradona: davvero ridicolo
Non c’è alcun dubbio che Pep Guardiola sia vero “mentore” di Leo Messi e molto affezionato a lui. La sua lunga carriera al Barcellona lo testimonia. Hanno percorso moltissima strada insieme, e sicuramente quello che Messi è diventato (e che poi ha fatto) è stato grazie al contributo dell’attuale allenatore del Manchester City.
Ovvio che lo spagnolo dispensi affetto e stima per il suo pupillo, però non si deve nemmeno esagerare. Perché ad ogni occasione Guardiola tira in ballo Messi, ignorando e calpestando la leggenda di miti assoluti come Pelé e Maradona. Tra questi due la disputa ci può sicuramente stare, ma dire addirittura che Messi è superiore a entrambi sembra esagerato. Sicuramente l’argentino si avvicina moltissimi a questi colossi del calcio, ricordando che Maradona resta inarrivabile. Però a pochi giorni dalla morte di Pelé (ma lo fece anche con Maradona, quando morì due anni fa) Guardiola ribadisce con disarmante tranquillità che per lui Messi rimane senza eguali. Va bene l’amicizia, la stima e la riconoscenza, però adesso basta.
Guardiola insiste col suo paragone assurdo
Si può anche accettare che Guardiola ama andare controcorrente, ma a tutto c’è un limite. “Per i brasiliani Pelé è stato il più grande di sempre, così come Maradona o Di Stefano per gli argentini – ha commentato Guardiola in conferenza stampa – ognuno ha il suo preferito, ma il mio resterà sempre Messi”. Poi si sforza di spendere qualche parola su Pelé, scomparso di recente: “Quando lui giocava io non ero nato, ma è come vedere un bel film. Ha lasciato un’eredità tale che ancora oggi, dopo tanti anni si parla ancora tanto di lui”.
E Guardiola quindi insiste nello snobbare le vere leggende del calcio mondiale. Ma dopo aver liquidato Maradona con le stesse parole (“Messi è inarrivabile”, disse) nessuno si aspettava che potesse invertire la tendenza con Pelé. Quantomeno avrebbe potuto chiedere scusa e dare atto a Messi di essere un grandissimo, ma i miti veri sono altri. Almeno per il momento.