Di certo non ha ancora dimostrato nulla rispetto a quanto è stato pagato. Ma l’allenatore rossonero è convinto della sua crescita.
Il Milan è ormai già con la testa alla prima gara del ritorno della Serie A. Giocherà all’Arechi di Salerno la prima di una serie di sfide dove ciò che conta sarà solamente cercare di rosicchiare qualche punto al Napoli, sempre più primo visti i suoi undici risultati utili consecutivi. Non è una missione facile, ma il calcio è come sempre pieno di sorprese e pertanto l’allenatore non può fare altro che indossare i panni del motivatore per i suoi ragazzi. In special modo, dovrà lavorare in maniera puntigliosa nei confronti di una delle più grandi delusioni del Belgio nell’ultimo Mondiale.
Pioli su De Ketelaere: “Punta? Perché no”
Stefano Pioli si affida ai microfoni di Sky Sport per parlare dell’oggetto misterioso del suo Milan, di un ragazzo sicuramente talentuoso ma che sembra avere ancora problemi ad ambientarsi a Milanello. Del resto, passare dal Club Brugges al Milan è un salto non da poco: Charles De Keteleare tuttavia, al ritorno della Serie A, non avrà più “scuse” per non dimostrare il suo talento. Ricordiamo che il Milan lo ha pagato ben 35 milioni di euro per strapparlo dalla concorrenza.
Pioli a Sky si è soffermato giustamente sull’aspetto anagrafico, dicendo che uno come lui ha i suoi tempi di adattamento: “Quando hai a che fare con i giovani l’importante è prevedere il momento in cui scatterà qualcosa nella loro testa“, dice Pioli facendo capire che, al momento, De Keteleaere non ha ancora raggiunto quello step mentale.
“Non ho dubbi sulle sue qualità – continua l’allenatore rossonero – e continuo a pensare che stiamo tirando conclusioni affrettate: Charles è un ragazzo semplice che sicuramente sta subendo pressioni che prima non aveva“.
Pioli continua dicendo che il lavoro da fare su De Ketelaere è perlopiù incentrato su una crescita che deve essere prima mentale, la testa nel calcio conta più dei piedi, e poi tecnica. Poi lancia una provocazione: “Lo vorrei provare come punta, soprattutto quando giocheremo con le difese schierate a cinque“.