L’attaccante del Brentford accusato di cattiva condotta dalla Federcalcio inglese per presunte violazioni delle regole sulle scommesse. La punizione è esemplare
È risaputo che i calciatori professionisti non possono scommettere. Le regole, a seconda delle varie federazioni, sono comunque ben precise. Si tratta di un ovvio conflitto di interesse: per questo motivo i giocatori devono stare lontani da app e sale di betting. Niente di più facile. Provate, però, a raccontarlo a Ivan Toney, attaccante del Brentford: è stato messo sotto accusa da parte della Federcalcio inglese proprio per questo problema.
Per lui ci sono moltissime presunte violazioni sulle regole per le scommesse calcistiche. L’attaccante lo avrebbe fatto ben 232 volte, dal febbraio 2017 al gennaio 2021. Almeno queste sono le infrazioni registrate, ma potrebbero essere molte di più. Toney è un ottimo attaccante, col suo Brentford ha segnato 10 gol in 14 partite giocate, eppure è stato escluso dalla lista dei convocati per il Mondiale. Facile intuire che il motivo sia proprio questa inchiesta nei suoi confronti. Non a caso l’attaccante ha tempo fino al 24 novembre per rispondere in modo scritto alle accuse della federazione.
Toney nei guai perché scommette troppo: addio ai Mondiali?
In sostanza Toney si sarebbe dato da fare con le scommesse, mentre dopo l’apertura dell’inchiesta il giocatore ha dato la sua disponibilità a collaborare apertamente. Toney ha tempo fino al 24 novembre per difendersi, ma in ogni caso per lui niente Mondiale in Qatar. Era stato lui stesso a confermare che c’era un’inchiesta nei suoi confronti: da parte del calciatore c’è sempre stato un atteggiamento sereno. “Sto collaborando – aveva detto in un’intervista – e non dirò altro fin quando l’indagine non sarà conclusa”, ha spiegato.
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Toney, che è tornato sull’argomento anche attraverso Twitter, è reduce da una fantastica doppietta contro il Manchester City nell’ultima giornata, per questo stupisce davvero l’esclusione dalla nazionale. Ma, evidentemente, l’inchiesta sulle scommesse può pesare anche sulla sua carriera. Anche in Italia è proibito a calciatori e allenatori di scommettere, ma in genere a tutti i personaggi associati al calcio. Tesserati, ovviamente, ma anche legati lavorativamente ai club. E chiaramente ai calciatori è proibito scommettere in ogni forma, anche tramite intermediari.