Il ruolo dell’arbitro è uno dei più delicati in assoluto nel mondo del calcio. Uno dei più discussi degli ultimi anni è entrato recentemente nell’occhio del ciclone.
La storia arbitraria di Piero Giacomelli è stata condraddistinta nel corso degli anni da una serie di partite dirette in maniera scandalosa. Si ricordi un Napoli-Atalanta con un Ancelotti rabbioso contro di lui o un Milan-Roma del 26 ottobre 2020, quando commise errori imperdonabili per un arbitro come lui con decine di partite alle spalle.
Ebbene, l’esperienza di Giacomelli oggi si può dire ufficialmente conclusa dopo un articolo pubblicato dal collega Calvarese sul portale Calcio e Finanza.
Calvarese: “Giacomelli potrebbe fare causa all’AIA”
Gianpaolo Calvarese su Calcio e Finanza ha spiegato per filo e per segno i motivi per cui Giacomelli è stato “radiato” dall’Associazione Italiana Arbitri (AIA): lui e il collega Massa furono sospesi dopo una serie di controlli incrociati di FIGC e AIA che misero nero su bianco la non compatibilità con alcuni rimborsi ottenuti.
Se da un lato Massa è stato immediatamente reintegrato, dall’altro Giacomelli ha vissuto le pene dell’inferno finendo nell’occhio del ciclone della giustizia italiana. Lo stesso Calvarese lo rivela: “Il 2 febbraio 2022 Giacomelli viene sospeso nuovamente, per 14 mesi, ancora per la questione rimborsi. Da qui il ricorso all’AIA, con la commissione d’appello che riduce la sospensione a 13 mesi“, spiega il noto fischietto italiano.
L’ex arbitro ipotizza che la prossima mossa dell’ex collega potrebbe essere una causa milionaria contro l’AIA poichè Giacomelli potrebbe richiedere arretrati e potenziali guadagni futuri.
Insomma, la situazione con protagonista uno dei più discussi arbitri italiani è appena cominciata. Ne vedremo delle belle!