Dejan Stankovic rischia già l’esonero? Il rendimento della Sampdoria guidata dal tecnico ex Inter è stato disastroso, per questo motivo è stato lo stesso allenatore a parlare di dimissioni dopo la gara contro il Torino.
Samp, ‘annuncio del presidente Lanna su Stankovic
Marco Lanna, presidente della Sampdoria, ha parlato della posizione di Stankovic a Il Secolo XIX
«Ringrazio i tifosi per quanto stanno facendo, spero possano fare ancora uno forzo per questa gara che sarà decisiva per la squadra e per la classifica. Riflessioni su Stankovic? Non credo abbia nessuna intenzione di andare via. Ha parlato di dimettersi ma lo ha fatto per dare un segnale al gruppo. Stankovic è venuto qui per combattere, è un allenatore che lotta sempre, è un uomo diretto, onesto, quelle sono frasi a caldo che ha rilasciato dopo una brutta delusione e dopo l’espulsione».
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Sampdoria: Stankovic resta ma occhio al mercato
Dunque, Stankovic non dovrebbe essere esonerato anche dopo la sconfitta contro il Lecce. Ma il mercato di gennaio potrebbe cambiare la rosa:
«Crediamo in Stankovic ma dobbiamo capire che il momento è duro. Penso che dobbiamo uscirne tutti assieme, con lui. Ha il massimo appoggio, dobbiamo solo giocare contro il Lecce rimanendo ancora compatti. Lui sa che c’è una sosta e che sarà un momento per valutare, sarà per noi anche l’occasione per recuperare energie mentali, fisiche, un ritiro per presentarsi a gennaio in campo sotto un’altra veste. Penso che questa squadra con i nostri limiti può farcela, la società vuole rinforzare la rosa pur sapendo la situazione in cui siamo».
Sampdoria: cosa non funziona?
Lanna ha poi parlato anche dei problemi della Sampdoria in questa stagione:
Cosa manca? «Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza, non solo chi va in campo ma anche chi sta fuori. Ora veniamo puniti al primo errore, anche quando come con la Fiorentina, facciamo una buona partita. Serve una reazione, i giocatori possono contare sullo stadio di Marassi. Dovremo essere una cosa sola con la gente. Vogliamo restare aggrappati al gruppone perchè non siamo da meno rispetto ai nostri competitor».
