Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan, ha parlato delle sue condizioni nel corso di un’intervista concessa a SportWeek.
Milan, Ibra: “Il segreto l’ho copiato dal golf”
“La testa è il 50% di quello che faccio, se devo dire oggi il mio problema è che non sto sempre dietro di lei con il fisico”.
Obiettivo? “Quando sono arrivato e ho chiesto nello spogliatoio quanti avevano già giocato in Champions League, si sono alzate due mani. Pensavo fosse uno scherzo… Ma l’obiettivo era la Champions e vincere lo scudetto, non ho avuto successo su questo, ma ci siamo andati vicini lo scorso anno. Non è solo grazie a me, abbiamo fatto un grande lavoro tutti insieme. I compagni, anche quelli giovani e inesperti, stanno capendo cosa serve per vincere”.
Stanco? “Quando in partita arriva la stanchezza, la testa non è sempre là, allora bisogna decidere ed è quello il problema. Pensi lento. Volevo qualcosa che mi aiutasse in pochi minuti (perché sublinguale) a rimanere su. Avevo visto in tv Tiger Woods che giocava con un chewing-gum per non avere fame. E ho capito cosa serviva a me: non posso andare in giro con l’acqua ma con una gomma. Ora nello spogliatoio del Milan vanno a ruba. La prendo prima della partita e la tengo sempre in bocca. Ne prendo al massimo due perchè la bocca deve riposare”.
Dosare le forze? “Quando ero giovane giocavo e basta, anche se avevo dolore, andavo in campo. Volevo vincere e segnare, stop. Con il tempo e l’esperienza ho scoperto la testa. E ho capito quanto sia importante ascoltare le sensazioni. Ecco, ora la mia testa sta bene, ma il mi fisico non è giovane e questo è un problema. Quest’anno devo ascoltare il mio corpo, ogni piccolo segnale mi mandi. Solo così posso evitare di farmi male seriamente. Non come l’anno scorso. Devo portarmi dietro il fisico tutti giorni visto che non sono come Superman!”.
