Francesco Totti, ex numero 10 della Roma, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a Il Corriere della Sera, che verrà pubblicata integralmente domattina.
Intervista a Tutto sul calcio moderno
“Calcio di oggi?
Sono successe tante cose: prima l’arrivo dei social che ha fatto sbarellare e rendere più individualisti tutti compresi i calciatori di Serie A, poi questa anomalia di un campionato col Covid e senza pubblico. Ma il problema è più di fondo, stanno sparendo i campioni perchè vediamo giocare sempre calciatori che sono costruiti.
Roma?
Trigoria è quasi la mia prima casa. L’addio? Sapevo che prima o poi avrei dovuto smettere. Bisogna essere realisti visto che avevo 40 anni e non era semplice continuare. Però nel mio caso sono stato costretto. Una soluzione si poteva trovare, insieme. Avrei voluto smettere in un momento diverso e magari deciderlo da solo.
Erorri?
Il calcio a Balotelli e lo sputo a Poulsen. Sono state le cose più brutte della mia carriera e oggi non riesco a capire come possa aver compiuto gesti simili”.