Napoli, Ferlaino: “Ecco perchè Maradona scelse Napoli e non altro”
Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha parlato nel corso di un’intervista concessa al Corriere dello sport:
Primo incontro?
«Jorge Cysterpiller, il suo manager, mi portò a casa di Maradona a Barcellona. Era imbarazzane, ci sono stati silenzi, lui imbarazzato per essere davanti al presidente del Napoli e io timido perché sapevo chi avevo di fronte. Lo sentivamo che stavamo per realizzare il colpo del Secolo, bastava vederlo giocare. E poi era sufficiente averlo di fronte, leggergli negli occhi quel desiderio sfrenato di far bene. Per questo dico: non si alimentino dualismi o paragoni: non c’è stato un altro Diego e mai ne nascerà un calciatore come lui».
Litigi?
«Ho detto e lo ripeto: sono stato il suo carceriere. E un genio del genere, ad un certo punto, ovviamente vuole essere liberato dalla sua gabbia. Cerca nuove ispirazioni in altre terre. Da Marsiglia, Tapie voleva darmi un assegno in bianco già firmato. E io, quando arrivò la busta strappai tutto. Non mi interessava venderlo, non avevo alcuna intenzione, anche se intuivo che presto sarebbe finito tutti. Ma ce la siamo goduti finché abbiamo potuto ed abbiamo rivinto pure il campionato».
Napoli?
«Io avevo provato prima con Savoldi, e poi con Paolo Rossi e la Juventus si intromise e fece saltare l’affare che sembrava più che possibile. Allora decisi, ero già oltre il decimo anno di presidenza, di comprare un fenomeno. Diego aveva deciso di andar via da Barcellona e volle venire da noi. Le settimane della trattative sono state raccontate nel dettaglio ma è su quell’attrazione che avvertiva, verso una magia. Lui ci scelse perché sapeva che sarebbe stato amato, era consapevole dell’esistenza di un filo invisibile con la sua terra».
Rivoluzione?
«Il primo scudetto rappresenta lo spartiacque tra due epoche visto che Napoli ha capovolto il potere, ora il suo addio è una disgrazia».