Tevez risponde a Mancini: “Era pazzo”
Ancora parole al “veleno” da parte di Carlos Tevez all’indirizzo del ct della Nazionale italiana Roberto Mancini.
L’ex attaccante della Juventus ha ripescato un episodio accaduto nel settembre 2011.
Il Manchester City sfida il Bayern Monaco in Champions. Mancini invita Tevez a entrare in campo ma riceve un secco “no” da parte dell’Apache.
La lite fu memorabile ed ancora oggi, nove anni dopo l’accaduto è ricordata.
La stessa è stata oggetto ancora una volta dei commenti del centravanti argentino, che in una intervista ha riaperto il caso.
Le parole di Tevez sono state riportate da Marca che le ha pescate nel corso di un’intervista concessa a Fox Sports Radio e ripresa dal quotidiano spagnolo, l’argentino rivendica le proprie ragioni.
“Mi spiace di quel brutto episodio, ma la verità è che avevo ragione. Stavamo giocando in Champions League a Monaco e Mancini aveva scelto El Kun Aguero come unico attaccante. Stavamo perdendo 2-0 e Mancini mi ha detto di andare a fare riscaldamento. Ho pensato che sarei entrato a breve, ma non è andata così. Ho corso 35 minuti a bordocampo. E dopo ho corso altri 15′ nel secondo tempo. Insomma, era passata quasi un’ora. Poi ho smesso. Lui mi ha detto di riscaldarmi ancora una volta. Gli ho risposto di no, che era pazzo. Dopo la conferenza ha detto che non volevo giocare…”
A sostegno della tesi di Tevez, anche la voce di Lee Chapman, il “testimone” della scena, allora era lui il magazziniere del City. Nella ricostruzione della vicenda, l’addetto dei citizens ha confermato le parole dell’attaccante ex Boca Juniors: secondo quanto riporta Marca, l’uomo avrebbe fornito una versione dei fatti aderente alla descrizione dell’Apache.
“Tevez non si è rifiutato di entrare in campo, ma di scaldarsi perché lo aveva già fatto. Mancini gli disse che con il City non avrebbe più giocato”.
Dopo quattro mesi, poi, insieme hanno vinto la Premier League.