Calciomercato Juventus: Paratici re del mercato, il giro di attaccanti

Calciomercato Juventus: Paratici re del mercato, il giro di attaccanti

Comanda Paratici. Non solo l’affare Higuain ma anche il giro che ne susseguirà gira tutto intorno alla Juventus. Come riportato da Tuttoport dopo una  lunga giornata milanese ieri si è cementato il rapporto tra Juve e Genoa.

. Da una parte Federico Cherubini, braccio destro di Fabio Paratici, uomo abile nel cucire economicamente le trattative, dall’altra Enrico Preziosi, che pregustava la mostruosa plusvalenza su Piatek, sul tavolo a cui erano seduti i due una serie di affari.

Il primo era Stefano Sturaro per il quale ieri è stato trovato un accordo che lo riporterà a Genova con la maglia rossoblù. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a undici milioni. Una cifra che probabilmente verrà ridiscussa all’interno dell’affare Cristian Romero, il difensore argentino ventenne che la Juventus.

Romero è un difensore molto interessante che la Juventus farà crescere al Genoa e per il quale si stanno limando i dettagli della formula. Salvo imprevisti, la Juventus concluderà l’acquisto subito per poi girare in prestito al Genoa il giocatore. Alla fine il centrale sbarcherà a Torino nel 2020, un affare alla Caldara.

Un’operazione in prospettiva futura è anche quella legata al polacco SzymonZurkowski, centrocampista, classe ‘97 del Gornik Zabrze (squadra tristemente nota al popolo juventino per essere stata quella della tragica missione in Polonia di Gaetano Scirea trent’anni fa). Le due società lavorano in sinegria.

Quarto nome sul tavolo di Cherubini e Preziosi è stato quello di Marko Pjaca, il fantasista della Juventus, in prestito alla Fiorentina, non trova spazio. Il Genoa lo vuole per rimpiazare Piatek.

Quinto nome del pomeriggio fra Juventus e Genoa è stato quello di Moise Kean, che i rossoblu speravano di ottenere in prestito. La risposta è stata un secco no. Kean resta a Torino, Allegri lo ritiene utile e, chissà, a fine stagione potrebbe entrare nell’affare De Ligt.